DALLA POST DEMOCRAZIA E VERSO LA LAOCRAZIA

termine cognato dagli antichi Greci per indicare il potere al popolo letteralmente (Laos epicratì).

È utile sottolineare che la Democrazia così come concepita dagli antichi Greci e da noi praticata, già contestata dai classisti, è nata come sistema al servizio degli aristocratici escludendo gli schiavi e gli apolidi a differenza di quello Laocratico che è un sistema molto più inclusivo.

Piu volte la Democrazia, durante il suo esercizio spesso è degenerata in: regimi monarchici autoritari, dittature, teocrazie e perfino in regimi feroci come il fascismo e il comunismo. Ancora, il più delle volte essa non ha potuto contenere guerre fratricide e mal governo tanto che hanno indotto Winston Churchill di affermare “la Democrazia è il miglior sistema politico solo perché non conosco un altro migliore”.

Tuttavia a discipare equivoci il sistema politico Laocratico non è altro che una evoluzione della Democrazia, oramai superata nell’attuale forma, in un’evoluta azione politica che mette al centro il “potere al popolo”.

È utile far presente da subito, prima, che sia tropo tardi, il grave deterioramento del sistema Democratico anche alla luce dei recenti ultimi gravi avvenimenti.

Molti governanti, studiosi o no, ammettono apertamente che l’attuale sistema non è più in grado a rappresentare la volontà popolare principio cardine per il corretto funzionamento del sistema che a sua volta, ha forti ripercussioni sulla partecipazione, in assenza della quale la Democrazia viene meno.

Con il tempo le deviazioni dall’ attuale sistema ordite dai politici di turno, a scapito della Democrazia, per mantenere il potere e conservare i privilegi finalizzati a camuffare l’autoritarismo hanno perfino capovolto ogni principio a partire dalla trasformazione degli Stati rendendoli di fatto strumenti non più al servizio dei cittadini ma costringendo i cittadini al servizio degli stati Investendoli di statalismo e burocratizzando sempre di più i corpi intermedi riducendo così gli spazi di libertà.

Dall’altra parte sono ingegniate forme di governo della polis sempre più lontane dal necessario controllo popolare sfuggendo da una sostanziale verifica e coerenza degli eletti e del loro operato abusando del principio della rappresentanza e fungendo dal vincolo di mandato quali principi fondamentali dell’autentico funzionamento del sistema democratico.

Riteniamo non meno rilevanti le degenerazioni Democratiche dovute alla qualità della rappresentanza del consenso. Le classi politiche, oggi, sono caratterizzate dall’impiego di personale politico di dubbia integrità morale, onestà e soprattutto coerenza, estorcendo il consenso con false promesse e l’inganno che il più delle volte sfociano in un gigantesco conflitto di interesse e favoriscono una diffusa corruzione. Sono tra le principali cause di questo degrado il sistema dei PARTITI, usurpatori del potere a beneficio dei pochi. A questo scopo domina il despotismo, il paternalismo ed il raggiro delle istanze degli elettori frutto delle promesse elettorali.

Negli ultimi anni, i governanti obbedienti ai poteri forti (soviet della finanza globale) hanno contribuito gradualmente a snaturare i principi della Democrazia.

Oggi i politici, per camuffare l’inadeguatezza dell’attuale sistema vigente e della loro incapacità a governare, evitando l’intervento popolare ostile, addebitano delle colpe a delle avversità esterne imprevedibili, giustificandosi di fronte all’insufficienza dell’azione politica, in quel dato momento, attribuendole delle colpe, ben sapendo che l’incapacità a guidare le polis è dei politici stessi e non dell’arte dello strumento “politica” da loro usato male.

Pensiamo che non sono meno importanti le distorsioni della Democrazia con la ricostruzione dei blocchi militari, la globalizzazione e infine il predominio della finanza virtuale. Dovrebbe essere chiaro che Democrazia significa sano antagonismo ma anche equa distribuzione delle risorse e del benessere, uguaglianza e giustizia sociale, cosa che il sistema di oggi ha mancato. Ma è ancora più grave il fatto che oggi domina l’ipocrisia politica che occulta la verità chiamata “Real politic” comunemente inganno.

È da sottolineare come le degenerazioni del sistema neo democratico, anche e soprattutto sostenuto dalle caste e poteri parassitari che creando artificialmente diritti, imposti autarchicamente, hanno contribuito al degrado delle società contemporanee e alla loro privazione dei valori fondanti. In questo contesto il diritto al lavoro ha perso il suo valore favorendo il parassitismo.

A porre rimedio nasce la LAOCRAZIA. In breve annunceremo una pubblicazione a proposito sotto il controllo popolare.

Dalla rassegna di alcune criticità, riguardanti l’evoluzione del sistema Democratico emerge la necessità e l’urgenza della sua riforma.

Poiché è difficile una riforma contro il potere costituito, dato che è quasi impossibile l’auto riforma del sistema in vigore chiedendo ai politici in qualsiasi paese la rinuncia ai loro privilegi e poiché noi siamo contro gli sconvolgimenti, prevediamo operare attraverso il consenso e gradualmente anche sfruttando ogni opportunità normativa offertaci.

In prima fase, sarà necessario selezionare una nuova classe politica e formarla adeguatamente per essere capace di applicare la riforma, informare il popolo, coinvolgere intellettuali e studiosi, aprire un’ampia riflessione nazionale e internazionale.

Oggi è innegabile il fatto che, in tutto il mondo, la crisi del sistema Democratico principalmente si manifesta da una gravissima compromissione dei principi fondanti per la scelta e cioè il deficit di PARTECIPAZIONE a causa di una massiccia ASTENSIONE dei popoli ovunque nel mondo. Ed è da questo che noi dovremo partire. A proposito, per superare queste distorsioni sarà necessaria una maggior presenza dei politici vicino al popolo rendendo conto del loro operato e recependo le sue istanze. Poi si dovrà correggere il gigantesco conflitto di interesse. Infine la proposta politica deve essere realizzabile, libera da condizionamenti o condizionata da alleanze o centrali di potere e verificabile. In poche parole fuori da influenza partitocratiche e corporative. Condizioni irrealizzabili con l’attuale sistema.

Molti, tra gli scettici ed i nostri detrattori, sostengono la non democrazia del nostro progetto addebitandola all’incompetenza Popolare in quanto soggetto monolitico e non plurale. Rispondiamo che i popoli da sempre si sono espressi a maggioranza e che la società civile

presenta al suo interno competenze superiori a quelle degli attuali politici al governo.

Siamo convinti che Il popolo, presto o tardi, imporrà la sua volontà una volta per sempre spazzando via gli usurpatori del potere.

Come abbiamo ribadito, in precedenza la nostra riforma sarà applicata attraverso profonde ma graduali modifiche, dell’attuale sistema, caratterizzando una prima fase che potrà essere chiamata, “Democrazia Laocratica” sostenuta anche dalle proposte di modifiche costituzionali.

Un fondamentale contributo potrà essere fornito da una partecipazione di massa all’Associazione e al Movimento per la Laocrazia “Riscatto Civico” Contattandoci al cell. +39 3930013001 o scrivendoci all’email: riscattocivico@gmail.com.

PARTECIPATE!

Caro cittadino sia che tu sei una persona semplice, importante, ricca o povera sia che tu sei un attuale politico o intellettuale o governante partecipando. Scriviamo insieme la Storia.

Il Presidente

dell’Associazione per la Laocrazia

Dott. Pantelis Assimakis

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