Salvare la terra

Però, perché la politica assume le decisioni necessarie presuppone che i cittadini affidano il governo delle società a forze politiche convintamente ambientaliste. Dunque noi abbiamo deciso con il nostro Movimento Riscatto Civico di candidarsi a questo scopo.

Da subito intendiamo chiarire che avremo risultati quasi nulli fuori dalla comunità Europea che per noi dovrà, liberandosi dalla dittatura finanziaria, essere rifondata sull’Unione dei popoli per costituire gli Stati Uniti d’Europa Presidenziale quale unica entità al servizio dei cittadini europei.

Il movimento, si riconosce ai principi dell’Associazione per la Laocrazia fondanti sulla Democrazia diretta, Presidenziale e anti partitocratica.

Noi, a differenza degli altri movimenti politici cosiddetti verdi, pensiamo dannosa per la causa ogni forma di ideologizzazione, la struttura partitica, la subordinazione alla sindacatocrazia, alle caste, alla oligarchia dei burocrati e ad ogni entità di neo socialismo rappresentando queste forme come conservazione dello Status Quo. A proposito riteniamo inutile la sola protesta come riteniamo inutile l’azione politica monotematica e la visione ambientalista mono settoriale e la mancanza di un’azione globale. Ancora pensiamo che è venuto il momento dell’Internazionale Ecologista.

La nostra Associazione e la lista da essa promossa, sono incompatibili con il pacifismo, il negazionismo, il buonismo politico, lo statalismo, le strutture partitiche i movimenti Islamofili, l’assistenzialismo universalistico ed infine il movimentismo di matrice socialista o socialdemocratica dato che visioni del genere si sono dimostrate anacronistiche, conservatrici e reazionarie per quanto riguarda lo sviluppo eco compatibile.

Lontani da schematismi predefiniti possiamo affermare che noi non siamo né di Destra né di Centro né di Sinistra ma in Italia appoggiamo, in questa fase, l’opposizione anti governativa, perché riteniamo coloro che sono oggi al potere fiancheggiatori del neo conservatorismo finanziario.

Considerata la necessità di interventi multisettoriali da una maggioranza legittimata, per la difesa ecologista la nostra lista è, per sua natura, un soggetto di governo.

Durante il nostro lungo impegno politico, per il progresso del nostro territorio, con la nostra lista “Riscatto Civico” ci siamo accorti che non esiste una politica per tutte le stagioni e che una buona e utile politica è quella che sa proporre soluzioni ai problemi dei cittadini, che essi percepiscono come priorità per quel dato momento adoperandosi di mantenere ed incrementare il loro benessere senza compromettere quello delle future generazioni.

Consapevoli delle nostre responsabilità e per le ragioni che spiegheremo in seguito abbiamo pensato, oltre il nostro impegno Nazionale, di dare contenuti di ambientalismo anche alle nostre liste locali.

Per quanto riguarda il nostro territorio, noi crediamo, che,

ognuno di noi può fare qualcosa per salvare il pianeta in cui viviamo: bastano pochi accorgimenti che certamente non sconvolgeranno la nostra quotidianità.

Ogni giorno ciascuno di noi constata che I cambiamenti climatici sono ormai una realtà e stanno già provocando fenomeni di frequenza e intensità mai visti prima.

Neanche il riscaldamento globale è una novità. Questi fenomeni non si limitano a incidere sull’ambiente circostante, ma determinano spesso sofferenze, morti e in generale uno sconvolgimento degli ecosistemi e della ricchezza di biodiversità che sostengono la nostra vita. Se continueremo a bruciare combustibili fossili o a distruggere le foreste, contribuiremo a distruggere anche il nostro futuro.

A parte le giustificazioni teoriche dell’urgenza di agire vogliamo nel concreto passare all’azione indicando 10 cose da fare, segnalate, più volte dagli esperti, per salvare l’ambiente in uno sforzo comune.

Eco quali sono le azioni concrete che ciascuno può attuare per preservare la nostra

terra? Si tratta di piccole azioni, vediamole nel dettaglio.

  1. Mangiare bene e ridurre gli sprechi alimentari: secondo le stime FAO, ogni anno si spreca un terzo del cibo prodotto. Di questi sprechi alimentari, oltre il 40%, avviene tra le mura domestiche, il resto in fase di produzione o distribuzione. Per ridurre gli sprechi è opportuno acquistare cibi con scadenza corta e prodotti locali e stagionali, senza condizionarsi dal consumismo delle offerte;
  2. Piantare alberi: in quanto gli alberi assorbono anidride carbonica (CO2), responsabile dell’effetto serra e quindi del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici;
  3. Attuare una mobilità sostenibile: il 60% delle emissioni di gas serra in Europa deriva dal traffico dei veicoli. Si consiglia quindi di muoversi in bici e di ridurre allo stretto indispensabile l’utilizzo di auto o optare eventualmente per veicoli elettrici. Anche i mezzi pubblici possono essere una soluzione. Come dice Papa Francesco «La qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti. Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d’inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano»;
  4. Ridurre l’inquinamento ambientale causato dall’uso di prodotti chimici, coloranti, prodotti industriali di scarto, fumi, prodotti ferrosi compreso il piombo e altri metalli pesanti ed infine azzerare lo scarico di diversi veleni nell’ambiente e i laghi, i fiumi e il mare alterando irreversibilmente l’ecosistema. Ridurre l’abuso di farmaci, fitofarmaci e fertilizzanti vari come, pure, ridurre l’impiego smodato di pesticidi e degli additivi e conservanti da parte dell’industria alimentare. Scegliere, il più possibile, prodotti naturali.

5. Riciclare: questo vale non solo con riferimento alla raccolta differenziata per la plastica, il vetro, la carta o l’alluminio… pensiamo infatti a quanti oggetti buttiamo perché guasti: elettrodomestici, dispositivi informatici o anche oggetti di sartoria ecc. Riparare e riciclare giova non solo all’ambiente ma anche al nostro portafoglio! Lo stesso discorso vale per i vestiti, dato che, ad esempio, per fabbricare un paio di jeans servono 10 mila litri di acqua. E quindi ricorda le 3 R: “ripara, ricicla e riutilizza”;

6. Fare acquisti intelligenti: ad esempio, comprare merce locale ridurrebbe le spedizioni per le importazioni e le esportazioni, con conseguente risparmio anche dei carburanti.

7. Ancora, sarebbe opportuno sostenere prodotti e industrie con soluzioni eco-friend e durature, favorendo la trasformazione green dell’economia;

8. Evitare lo spreco: è un discorso generale, che può valere ad esempio sia per lo spreco di acqua che per quello della luce. Pensiamo a quante volte facciamo scorrere l’acqua nell’attesa che diventi calda per poterci fare una bella doccia rilassante, o a quante volte lasciamo il rubinetto aperto mentre laviamo i piatti.

Pensiamo ancora a quando lasciamo diverse luci accese in casa, pur non avendo il dono dell’ubiquità o a quante volte ci dimentichiamo di staccare le spine, pensando erroneamente che non si consuma energia se non c’è nessun dispositivo in carica.

Basta sapere, a tal proposito, che il 10% dell’energia dei nostri elettrodomestici è consumata in “stand by”;

Optare per l’energia pulita: scegliendo un fornitore di elettricità che utilizzi energia da fonti rinnovabili e non fossili, acquistando lampadine a risparmio energetico ed elettrodomestici più efficienti dotati di modalità eco;

9. Fare investimenti etici: l’installazione di pannelli solari, fotovoltaici e mini generatori eolici per l’energia rappresenta un investimento intelligente, oltre che etico in quanto rispettoso dell’ambiente;

10. Partecipare ed Informarsi: oggi per diventare attivista non è necessario compiere gesti eclatanti (come ad esempio incatenarsi agli alberi o alle baleniere nell’oceano!).

Basta impegnarsi per acquisire una maggiore consapevolezza sul tema, per poter poi essere in grado di sensibilizzare amici e parenti su queste tematiche.

Può essere utile in tal senso anche avvicinarsi alle associazioni che già da anni affrontano queste tematiche. NOI CI SIAMO E TU?

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