Ritengo, come penso anche Voi, che noi essendo plasmate con la stessa sostanza degli uomini siamo per forza uguali con unica differenza la procreazione che ci rende una tra le cose più pregiate nel mondo cioè di essere MAMMA. Da ciò deriva la necessità di occuparsi della famiglia sottraendo necessariamente tempo e risorse.
Però la naturale missione di accudire la famiglia ci ha penalizzate dall’essere protagoniste nella società lasciando ciò agli uomini o rilegandoci a ruoli di sola comparsa. È chiaro che la donna, per sua natura ha la capacità di svolgere nella società qualsiasi ruolo e perfino in responsabilità dirigenziali al pari degli uomini a prescindere dal regalo capestro delle cosiddette QUOTE ROSA. Io penso che la soluzione è potenziare il nostro ruolo, nella famiglia, di madri e procreatrici aumentando le opportunità attraverso lo strumento dell’aumento tempo libero e della garanzia di maggior indipendenza economica. Incremento dei servizi a favore della famiglia e diminuzione delle ore di lavoro a parità di stipendio riconoscendo il lavoro di casalinga in famiglia e coprendo opportunità di formazione. Nelle attuali condizioni nella maggioranza delle famiglie e dei giovani, i fondi per promuovere la natalità sono miseri e le giovani coppie senza assicurarsi un tetto e un futuro economico non procreeranno mai. La prima necessità ai fini della procreazione è assicurare alle future famiglie un adeguato e duraturo stipendio. Ci diranno che non ci sono soldi e cioè mancano dieci miliardi per sostenere la natalità, mentre spendono più di quaranta miliardi in armamenti.
Care amiche nell’invitarvi ad aderire alla nostra associazione Vi chiedo di unire le nostri voci per essere più ascoltate. Scrivetemi a: mariaassunta@laocrazia.org
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